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STATUTO DELLE IMPRESE E LIBERTÀ D'IMPRESA

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STATUTO DELLE IMPRESE E LIBERTÀ D'IMPRESA


Lo Statuto delle imprese (L. 11 novembre 2011, n. 180), in vigore dal 15 novembre 2011, garantisce l’applicazionein Italia dello Small business Act (la carta europea dei diritti delle piccole e medie imprese) e contiene norme per la tutela della libertà d'impresa nonché definisce lo Statuto delle imprese. I principi contenuti nella legge costituiscono norme fondamentali di riforma economici-sociale della Repubblica e principi dell'ordinamento giuridico dello Stato. Diversi sono gli obiettivi: dalla valutazione preventiva dell’impatto di norme e regolamenti sulle piccole e medie imprese, alle procedure semplificate per l’accesso agli appalti pubblici, all’obbligo per il Governo di recepire entro un anno la Direttiva europea 2011/7/Ue sui ritardi nei pagamenti, alla possibilità dell’Antitrust di irrogare sanzioni per comportamenti illeciti da parte delle grandi imprese, alla proroga della delega per il riordino degli incentivi.

Tra le più attese, oltre a quella che fissa in
60 giorni il termine di pagamento fra privati (salvo diversi accordi previsti nei contratti), per la fornitura di beni e servizi, vi è la disposizione che facilita l’accesso agli appalti pubblici da parte delle Pmi (art. 13).

Infatti, sono state innalzate, da € 100.000 a € 125.000 per i committenti che sono Amministrazioni centrali dello Stato, e da € 100.000 a € 193.000 per gli altri committenti, le soglie per cui si possono dare incarichi di progettazione senza bando.

Lo Statuto delle imprese prevede, inoltre, che le
associazioni di categoria rappresentate in almeno cinque Camere di Commercio o nel Consiglio dell’economia e del lavoro, sono legittimate a proporre azioni in giudizio sia per tutelare interessi relativi a tutti i soggetti della categoria professionale, sia per tutelare interessi relativi solo ad alcuni soggetti.
Infine, è stata
prorogata la delega sulla riforma degli incentivi alle imprese: alle micro, piccole e medie imprese e alle reti di impresa dovrà andare una riserva minima del 60% degli incentivi di natura automatica e valutativa, di cui almeno il 25% è destinato micro e piccole imprese. È prevista la costituzione di un portale per la promozione del made in Italy e, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, nascerà il Garante per le micro, piccole e medie imprese.

Tutte le altre
disposizioni avranno effetto immediato il giorno successivo la data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

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